10 Gen TEMPO DI BUONI PROPOSITI
Sono due i mesi dell’anno in cui ci si pone dei “buoni propositi”: Settembre e Gennaio
A settembre, al rientro delle ferie estive si cerca di pianificare con le migliori intenzioni il tran tran autunnale, cercando di porsi obiettivi virtuosi, migliorando le proprie abitudini e stile di vita.
A gennaio inizia il “secondo round”, ritrovandosi più o meno allo stesso punto di settembre, forse con qualche chilo in più per via delle feste natalizie.
Se anche quest’anno hai iniziato l’anno (più probabilmente dal 7 di gennaio) ponendoti dei nuovi obiettivi per il tuo benessere, forse può esserti utile fare una revisione dei tuoi buoni propositi per cercare di renderli più concreti e aiutarti a realizzarne almeno qualcuno:
!! Ricorda che anche 1 piccolo cambiamento è comunque meglio di niente, cercare la perfezione spesso porta alla frustrazione e all’abbandono delle nuove abitudini !!
Quali caratteristiche deve avere il tuo obiettivo per aiutarti a realizzarlo?
E’ stato creato un acronimo per definire le caratteristiche di un obiettivo, perchè le probabilità che si realizzi aumentino: SMART
- S – SPECIFIC: specifico, una descrizione breve, sintetica e precisa
- M – MEASURABLE: misurabile, in qualche modo devo poterlo “conteggiare” o confrontare con un altro dato oggettivo
- A – ACHIEVABLE: raggiungibile, deve essere qualcosa oggettivamente alla nostra portata, fattibile con le risorse che abbiamo a disposizione
- R – RELEVANT: rilevante, deve portare a un cambiamento, altrimenti si tratterebbe di un falso obiettivo
- T – TIME-BASED: circoscritto nel tempo, devo darmi un limite di tempo per evitare di procrastinare all’infinito di fare ciò che è necessario per ottenere l’obiettivo e il cambiamento sperato
Forse, leggendo queste caratteristiche sono già sorti i primi dubbi su come hai pensato ai tuoi buoni propositi per il nuovo anno, ma ecco qualche piccolo suggerimento per rendere un po’ più SMART il tuo 2019.
- Obiettivo poco efficacie: “Vorrei perdere peso”
E’ forse l’obiettivo numero uno nelle società del benessere: vorrei perdere peso!
Tuttavia si tratta di un obiettivo generico, che non permette di concentrarsi correttamente su quello che è il percorso per arrivare a raggiungere l’obiettivoObiettivo SMART: “Vorrei perdere 2 kg nei prossimi 30 giorni”
Circoscrivere nel tempo il proprio obiettivo può aiutarti a rimanere concentrato più a lungo su di esso. Se l’obiettivo è realistico sarà per te un’opportunità per trovare più motivazione e una maggior gratificazione ad ogni piccolo successo. In oltre ogni volta che avrai raggiunto il tuo obiettivo potrai scegliere di cambiare strada, di cambiare priorità o di porti un nuovo traguardo.
- Obiettivo poco efficacie: “Vorrei perdere 10kg entro il prossimo mese”
Per quanto possa essere un obiettivo molto specifico e certamente misurabile, si tratta di un obiettivo molto ambizioso e poco raggiungibile. Anche se la motivazione è forte e magari il desiderio di perdere molti chili ci fa percepire che tutto sia possibile, un obiettivo che vada oltre le nostre possibilità porta presto alla frustrazione e all’abbandono totale dei buoni propositi. Così che non solo non perderemo i 10kg desiderati, ma probabilmente non ne perderemo neanche uno o magari peggio ancora, ci lasceremo andare guadagnando ancora qualche etto in più!Attenzione quindi alle diete – che troverete ovunque in questo periodo dell’anno, così come a inizio estate – che propongono cali di peso facili e veloci.
Obiettivo SMART: “Vorrei perdere 4 chili questo mese!”
Ad oggi si considera un calo di peso ragionevole quello che va dai 2 ai 4 chili al mese – naturalmente esistono tutta una serie di variabili individuali associate a diverse condizioni e patologie che esulano da questi consigli – quindi, per quanto sia importante spronarsi dandosi degli obiettivi un po’ più ambiziosi, bisogna anche avere la razionalità di accettare che ogni cosa ha bisogno del suo tempo.
- Obiettivo poco efficace: “Farò più attività fisica.”
Anche in questo caso, il nostro obiettivo è troppo vago e ci permetterebbe di temporeggiare nel raggiungerlo o di essere troppo generosi con noi stessi nel considerare quello che può essere un incremento di attività fisica.
Obiettivo SMART: “Mi allenerò 30′ per 3 volte alla settimana per le prossime 4 settimane”
Non è importante a quanto tu decida di fissare il tuo obiettivo, parti da quello che è il tuo attuale livello di allenamento e chiedi qualcosa di più, ponendoti tuttavia un obiettivo che sia il più specifico possibile, nei limiti delle tue reali possibilità.
- Obiettivo poco efficace: “Berrò almeno 1 bicchiere di acqua al giorno”
Questo è un esempio semplice di come possiamo prenderci un po’ gioco di noi stessi. Ponendoci un obiettivo che di fatto non porta a nessun cambiamento. Per quanto si possa bere “poco” durante il giorno, un solo bicchiere potrebbe rappresentare, per la maggior parte delle persone, un obiettivo che non porterà nessun cambiamento concreto, in poche parole irrilevante ( smaRt – relevant).
Obiettivo SMART : “Cercherò di bere 6 bicchieri di acqua al giorno per le prossime 2 settimane”
Porsi un obiettivo che comporti un certo impegno è importante. Per ottenere un cambiamento almeno in fase iniziale è necessario agire e fare qualcosa di diverso. Se ci si dimentica spesso di bere è importante cercare un buon compromesso tra il “nulla” e la “perfezione” di quelle che sono le abituali raccomandazioni. Ci sarà tempo eventualmente per migliorarsi con un nuovo obiettivo dopo aver raggiunto quello iniziale a breve termine.
- Obiettivo poco efficace: “Non mangerò mai più dolci”
Porsi obiettivi troppo rigidi, che comportano l’esclusione totale di una vecchia abitudine radicata da tempo può essere l’anticamera di un insuccesso. Nel caso specifico dei dolci esistono ovviamente delle eccezioni mediche (come in tanti altri possibili esempi) in cui l’esclusione va effettuata concretamente, ma in tal caso non si tratta di buoni propositi, ma di imposizioni mediche salva vita!
Obiettivo SMART : “mangerò un piccolo dolce una volta alla settimana per i prossimi 3 mesi”
E’ importante essere oggettivi con se stessi e non troppo critici. Se effettivamente i dolci rappresentano per te una forte tentazione o il consumo va oltre i limiti raccomandati (va ricordato che nelle linee guida per una sana alimentazione anche i dolci con un consumo occasionale sono consentiti). Un obiettivo realistico deve portarti verso un miglioramento delle abitudini a lungo termine e questo difficilmente avviene con una privazione improvvisa e totale.
- Obiettivo poco efficace: “Cucinerò sempre pasti sani”
In un mondo perfetto, in cui si ha tutto il tempo a disposizione, in cui ci si muove senza fretta e senza contrattempi, forse è possibile riuscire a mettere in tavola sempre piatti sani, di ottima qualità e nutrizionalmente adeguati.
Nella realtà bisogna pensare a obiettivi che tengano in conto gli imprevisti, la riunione di lavoro inaspettata o il figlio che resta a casa da scuola.Obiettivo SMART: “Questa settimana preparerò almeno 5 pasti sani”
Porsi un obiettivo più realistico, concedendosi la possibilità che non tutto vada alla perfezione, eviterà lo stress del fallimento. Se anche un giorno non avrò tempo di creare il menù perfetto avrò fatto del mio meglio.
Vale sempre, in ogni caso, il consiglio di sfruttare al massimo i giorni in cui si ha effettivamente tempo per cucinare: cucinare 5 pasti con porzioni doppie in modo da poter congelare le porzioni aggiuntive può essere un buon sistema per mangiare sano nella maggior parte dei pasti riducendo però il tempo da dedicare alla cucina.Qualunque siano i tuoi buoni propositi per l’anno nuovo, prova a riscriverli in chiave SMART e concentrati su un piccolo obiettivo alla volta.
SLOW PROGRESS IS BETTER THEN NO PROGRESS
Rimettersi in forma è un atto d’amore verso se stessi, tuttavia concediti il tempo necessario. Un passo alla volta. Cambiare le proprie abitudini alimentari e il proprio stile di vita richiede tempo, ma giorno dopo giorno la costanza e l’impegno portano a grandi risultati.